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La scuola dell’Infanzia e la didattica a distanza….#Una fiaba al giorno….#tuttoandràbene

Coronello il virus birbantello

Coronello il virus birbantello è il racconto che le Maestre della Scuola dell’Infanzia hanno inviato ai loro piccoli alunni. La fiaba  è scritta da Ilaria Flauto, insegnante in una classe seconda della Scuola Primaria Sauro – Via Perti di Como, dell’IC Como Borgovico e adattata dalla Maestra Maria Laura Abozzi per i bambini della scuola dell’Infanzia dell’I. C. Monte Rosello Basso.

Il lavoro è stato svolto a casa con la collaborazione dei genitori.

Coronello il virus birbantello

C’era una volta, in Cina, il paese dei guerrieri samurai, un piccolo virus: Coronello. Era famoso per il suo caratterino: ribelle, dispettoso, disubbidiente. Lo chiamavano, scherzosamente, “Coronello il virus birbantello”!

Ma il sogno più grande di Coronello era di girare il mondo. Passava giornate intere a sognare paesi lontani: “La Grande Muraglia la conosco, è nel mio paese! Vorrei vedere i mari caldi del sud del mondo, le montagne altissime delle altre terre! E poi vorrei tanto visitare l’Italia…dicono che sia un luogo bellissimo, dove si mangia anche la pizza, vorrei tanto assaggiarla…e il gelato…”

La sua corona da principe dei virus e il suo rango reale gli permettevano di poter andare ovunque volesse, ma non aveva ancora capito in che modo sarebbe riuscito ad andare molto lontano.

Per un periodo studiò i comportamenti delle persone e capì che per andare lontano doveva utilizzare la “gentilezza”: “Se voglio passare da una persona all’altra in modo silenzioso e senza che nessuno mi veda, mi devo intrufolare nei loro abbracci, nelle strette di mano, nei baci che accompagnano i saluti affettuosi, Sì! Farò proprio così! Approfitterò della gentilezza per andare da una persona all’altra e girare il mondo… Italia arrivoooo!!!”.

Inconsapevole dei danni che avrebbe causato, Coronello partì dalla Cina e arrivò fino al Lago di Como, proprio in Italia, aveva così realizzato il suo sogno!! Nella lunga strada percorsa, però, fece danni, procurò l’influenza che fece spaventare tanto le persone adulte che decisero di abbandonare la gentilezza, nessuno così poteva abbracciarsi, baciarsi, stringersi la mano…e in più dovevano stare tutti lontani e non uscire da casa!!

Ma una classe di piccoli bambini della città di Como capì che lavandosi le mani più spesso, starnutendo e tossendo mettendo il braccio davanti alla bocca, mantenendo accesa la loro gioia e praticando i gesti gentili verso le persone che avevano tanta paura del virus, avrebbero fermato il viaggio di Coronello che, da semplice curiosità di vedere il mondo, era diventato come un mostro terribile per tante persone che tremavano di paura per lui.

I nostri piccoli eroi decisero allora di scrivere i “biglietti gentili”, frasi di conforto a chi era ammalato, a chi non usciva di casa per paura di contagiarsi e di incontrare Coronello. Nei bigliettini i bambini scrissero: “Affronta la paura!!”, “Tutto andrà bene”, “Guarirai presto!“, “Io sono vicino a te!”, “Ricordati delle cose belle che ci sono nel mondo” ecc. Pian piano le persone di Como, poi di tutta l’Italia e di tutto il mondo cominciarono a diffondere la gentilezza, avevano finalmente trovato la cura, avevano finalmente accolto le loro paure e trovato il coraggio!!!

Coronello a quel punto dovette fermarsi, si tolse la corona da principe dei virus e scrisse una lettera di saluto ai bambini di Como, che con parole gentili e con la loro gioia lo avevano sconfitto.

“Cari bambini, guerrieri della gentilezza, mi arrendo e vado via. Grazie a voi ho capito che per inseguire i propri sogni non bisogna fare del male agli altri, ma praticare la gentilezza verso tutti e verso la natura. Siete stati molto coraggiosi, avete aiutato le persone ad affrontare la paura!”

Il mondo così fu salvo e i bambini di Como furono ufficialmente proclamati i “guerrieri della gentilezza”.